In fatto di organizzazione mi ritengo abbastanza
preparata: mi piace l’ordine e mi piace curare la casa ma quando si tratta di
stirare perdo qualsiasi orientamento e così non c’è settimana che non si
accumuli roba su roba su roba, in famiglia ormai affettuosamente denominata la
“Torre di Pisa”.
Mi riduco a stirare di sera, fino a tarda notte, il più
delle volte la domenica sera … in effetti non è vita pertanto quando ho
ricevuto il ferro da stiro Precision Heat di Russell Hobbs ho subito pensato di
cambiare ritmo e dedicarmi al testing in modo più assiduo... Tentativo
assolutamente fallito, la Torre di Pisa è tornata dopo pochi giorni e quindi ho
cambiato obiettivo: Precision Heat mi aiuterà a smaltire facilmente e
velocemente le kilometriche pile di vestiti da stirare?
Ve lo svelerò tra poco ma intanto vediamo una delle
caratteristiche più interessanti del ferro: la punta si colora in maniera
differente a seconda della temperatura e quindi in funzione dei tessuti che si
intendono stirare. Questo è molto utile soprattutto nel mio caso, visto che di
norma stiro tessuti molto diversi provenienti da numerosi lavaggi diversi. Con
questo sensore sono quindi in grado di sapere sempre se sto utilizzando la giusta
temperatura, soprattutto nel caso in cui si abbassi per stirare capi più
delicati. Questo conferisce al ferro, dal design già accattivante in nero e
finiture cromate, un fascino particolare.
La piastra non è molto grande ed è in ceramica, con una finitura
che sembra metallo. Utilizzando il ferro ho trovato una differenza sostanziale
di rendimento tra la maglina di cotone e la tela di cotone. Per intenderci
stirando una camicia il ferro funziona molto bene, è preciso e veloce mentre
nel caso della maglina ho notato che scivola meno e spesso si formano pieghe
più complicate da stirare. Forse dipende dal mio modo di stirare ma sicuramente
utilizzando Precision Heat sulla maglina di cotone devo procedere più
lentamente e su pezzi di stoffa meno estesi altrimenti rischio di formare
pieghe.
Visto che l’80% del mio bucato è formato da abiti di
cotone, soprattutto in questa stagione, devo dire che il ferro da stiro non ha
migliorato la mia velocità nello stirare. E la precisione dipende, come vi
spiegavo, anche dal fatto che devo rallentare le passate della piastra per non
ottenere l’effetto opposto. Certo la prova era difficile viste le condizioni di
partenza … la Torre di Pisa è pur sempre un caso difficile! (ps: la pila che vedete in fotografia è stata ridotta di
circa un terzo perché non mi è stato proprio possibile mantenerla in equilibrio
… capite la mia disperazione!)
Dimenticavo! Non poteva mancare il contributo di mio
figlio, che ormai si considera a tutti gli effetti un tester! Solo che, dopo
aver esaminato il ferro, ha pensato ad utilizzarlo come un peso per fare
ginnastica … come il suo papà! Il ferro è robusto, non è particolarmente
pesante tuttavia non leggero, quindi ha fatto un po’ di allenamento!
saggezza da stiratrice! certo che quei due terzi di Torre di Pisa mettono soggezione o.O
RispondiEliminaio chiederei asilo politico
La mia "Torre dell'Emiro Khalifa" batte la tua di Pisa 1 a zero!! Che noia tutti quei panni da stirare...vederti felice e riposata dopo tanto stiro stiro mi fa venire voglia di acquistare il ferro magico!
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