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venerdì 15 novembre 2013

Che bello tenere fra le mani le foto stampate! No digital, sì Instax

A casaGi siamo veri appassionati di fotografia e ultimamente ci divertiamo a immortalare giornate e situazioni interessanti con i nostri smartphone. Quando la redazione ci ha informato dell’arrivo della Instax Mini 8 non ci potevo credere: una nuova macchina fotografica con cui divertirci! Ed avendo una piccola principessa in casa, abbiamo ricevuto la versione rosa confetto.

Ormai siamo abituati alle foto digitali e a condividerle sui social network e stiamo dimenticando la bellezza di avere tra le mani le foto stampate. Con questo piccolo "giocattolo" possiamo scattare e dopo pochi minuti ammirarne il risultato, piccole immagini formato credit card davvero ricche di fascino. Che dire, ho sempre avuto una passione per questo tipo di fotocamera, sarà nostalgia dell’infanzia anni ’80.

La Instax Mini 8 ha ottica fissa con l’otturatore fissato a 1/60 di secondo e dopo averla accesa con un semplice bottone, un sensore rileverà la quantità di luce indicando con un led la modalità consigliata. Possiamo scegliere tra ambienti interni, nuvoloso, sole e luce intensa.  C’è poi la modalità Hi-Key che accentua la luminosità azzerando le ombre.


Con un semplice gesto iniziamo a scattare. Davvero elettrizzante il rumore dello scorrimento della pellicola e l’attesa che l’immagine si materializzi sulla cartina.  Una vera toy-cam, anche nella forma e colori, adatta anche ai più piccoli che si divertiranno ad imitare mamma e papà.

Noi abbiamo immortalato momenti divertenti durante le vacanze, pomeriggi al parco e ritratti stralunati da riutilizzare per tanti progetti creativi. Con alcune foto abbiamo creato piccoli collage delle vacanze da appendere ai muri, e foto ricordo da aggiungere all’album di quest’anno. I ritratti, scattati durante una rimpatriata, sono simpaticamente diventati i segnaposto per la cena. 


Le pellicole, che tra l’altro si trovano facilmente anche on-line, non sono ancora finite ed in questi giorni mi aspetta qualche altro progettino creativo…

L’unico neo che ho riscontrato riguarda la percezione della luminosità dei sensori. Se vi trovate in ambienti molto luminosi, come la spiaggia ad esempio, c’è il rischio che le foto vengano molto chiare, a volte troppo, ed il controluce è assolutamente da evitare.

martedì 22 ottobre 2013

Buonissimo il profumo di mirra! Parola di Simona

Eccoci arrivati all’ultima prova da tester, firmata I Coloniali. L’azienda ci ha omaggiato di cinque prodotti, appartenenti ognuno ad uno diverso percorso sensoriale.



Il primo prodotto provato è stato quello che più di tutti sentivo l’esigenza di testare, ovvero la Crema Massaggio Profondo Mirra, che fa parte del percorso la Via delle farfalle, dal potere rigenerante e rilassante. Sì, perché alla fine dell’estate e delle giornate passate al sole, mi trovo il solito ricordo delle vacanze stampato sulle gambe: la pelle che si squama e perde l’abbronzatura. Sorvolando - ma anche no - il lato estetico, la cosa molto fastidiosa è il conseguente prurito e la pelle dall’aspetto secco e disidratato.
La crema ha una consistenza molto ricca, ma non untuosa ricca di microgranuli esfolianti che, massaggiati sul corpo, levigano la pelle e rilasciano il loro potere nutriente profondo. La pelle è morbidissima ed avvolta in un profumo intenso, persistente e davvero gradevole. E’ un vero e proprio rituale rilassante. Nessuna fretta, la crema ha bisogno di un bel massaggio per essere ben assorbita dalla pelle, intanto il nostro olfatto sarà ripagato dal profumo di mirra. Posso affermare che la pelle è davvero idratata in profondità e con poche applicazioni, svanisce l’effetto squamato della pelle – tra l’altro salvaguardando l’abbronzatura.


martedì 10 settembre 2013

Asciugatrice o Vernel? La scelta di Simona

Tester puliti e super profumati, ora alle prese con sei ottimi prodotti della Henkel. Devo essere sincera, è difficile creare foto "creative" con i detersivi, per questo mi sono concentrata bene sulla parte pratica e ho testato a fondo i prodotti in questione.


Il liquido Nelsen Ultra Concentrato Forza Limone, è stato il primo ad essere provato. Un detersivo per piatti concentrato all’aroma di limone. Mi ha piacevolmente sorpreso il profumo, delicato e lontano dai profumi chimici che tanto mi danno fastidio soprattutto nei detersivi dedicati alle posate. La consistenza è perfetta, permette di regolare bene la dose di detersivo da usare evitando gli sprechi.  Un potere sgrassante notevole accompagnato da una morbida schiuma che ha attirato la piccola di casa, finalmente ho una nuova aiutante in cucina!

Quando ci sono pochi piatti, con la piccolaGi li laviamo a mano ma quasi sempre ci ritroviamo alla sera con una montagna di stoviglie da lavare e sistemare. In nostro soccorso arrivano le Pril Gel Caps: delle piccole capsule di detersivo liquido. Attive già alla basse temperature e nei cicli brevi di lavaggio, rimuovono anche le incrostazioni più ostinate come le nostre, permettendo di risparmiare tempo ed energia. Risultati perfetti, pur con cestello pieno e stoviglie davvero sporche e soprattutto unte!

Il terzo prodotto su cui mi sono concentrata è il sistema di palline igienizzanti Bref Power Activ. Normalmente non uso questo tipo di prodotto. Non sempre aderiscono bene alla tazza del wc e con una bimba piccola molto curiosa, o semplicemente mentre pulisco, finiscono spesso nella tazza con il rischio di intasare tutto. Mi sono quindi meravigliata quando, posizionandolo, mi sono accorta che non si muoveva: il sistema di aggancio è studiato in modo corretto per mantenerlo in posizione. Le palline sprigionano piccole bollicine profumate e igienizzanti ad ogni scarico del wc.

Ovviamente, in una famiglia con bimbi e creativi, non ci siamo sottratti alla prova dei detersivi per il bucato, addirittura quattro diversi prodotti. General €co è il mio preferito. Eco nel senso di ecologico ed economico.  Amico dell’ambiente perché viene realizzato usando energia verde, la confezione è facilmente compattabile e riciclabile al 100% oltre che prodotta a sua volta da plastica riciclata. Una formula concentrata dal profumo fresco e molto estivo. Ho deciso usarlo principalmente per i panni di papàGi e per gli asciugamani, il profumo è molto persistente ma per niente invasivo ed è stato promosso dalla parte maschile della casa.

Dixan Forza Naturale ci è stato recapitato in due diverse formule e profumazioni. Pietra lavica e iris e Sali minerali e menta acquatica. La cosa che ha maggiormente colpito è la profumazione, particolare e delicata simile più ad un bagnoschiuma che ad un detersivo. Il secondo è il mio preferito. I Sali minerali purificano e la menta acquatica dona un ottimo profumo. Per questo ho deciso di provarlo principalmente sull’intimo e sui panni della piccola di casa, risultato perfetto. La formula con pietra lavica invece, è ottima per tutti i panni davvero sporchi e macchiati come tovaglie, grembiuli e bavaglini della scuola che possono essere lavati anche a basse temperature preservando le fibre.

Vernel Aromaterapia è un ammorbidente arricchito con oli essenziali, nel mio caso la formula con olio di argan e gelsomino. Confesso che uso pochissimo l’ammorbidente, sia per la componente ecologica sia perché, usando il ferro da stiro con caldaia non lo reputo indispensabile. Ho quindi deciso di testarlo sugli asciugamani. Mentre d’inverno uso l’asciugatrice che li rende morbidissimi, in estate li stendo all’aria aperta e spesso risultano un po’ duri. Con l’ammorbidente Vernel aromaterapia, sono invece rimasti morbidi e molto profumati, una fragranza quasi ambrata davvero particolare.

sabato 6 luglio 2013

Gli smacchiatori a prova di baci indelebili

Mettete in fila otto piccoli flaconi di un bel colore verde acqua, e farete felice una mamma.  Dr.Beckmann ci ha dato il duro compito di testare degli smacchiatori per tessuti. Un test davvero arduo per una famiglia alle prese con macchie di tutti i tipi che campeggiano su vestiti, tovaglie e chi più ne ha più ne metta. Così arduo che, alcuni dei flaconi sono quasi finiti.

Nessuna patacca, padella o chiazza può più sfuggirmi perché ogni flacone dissolvi macchie ha un campo d’azione mirato e un etichetta colorata mette in evidenza le macchie che sconfiggerà.

Rosso: sangue, gelato, uova, latte, yogurt e panna.
Nero: ruggine, deodorante e sudore.
Arancione: olio, grasso, salse, ketchup, cioccolato, maionese e burro.
Giallo: colla, gomma da masticare, vernici, smalto per unghie, inchiostro ed etichette adesive.
Azzurro: lubrificanti, catrame, cera, olio per bici e auto, lucido da scarpe e resina.
Blu: biro, inchiostro, pennarelli, matite colorate, colori
Verde: erba, terra, cosmetici, rossetto e polline.
Bordeaux: vino rosso, frutta, verdura, caffè e tè, succhi, cacao e muffa.

Premetto che ci vorrà del tempo per provarli tutti a dovere, c’è quella macchia di gomma da masticare sul divano e sulla giacca di papàGi, il gelato sulla maglietta che non vuole saperne di andarsene, macchie più o meno fresche di biro, erba, vino, pittura e pennarelli.

Però la piccola principessa di casa ha capito tutto, ha guardato incuriosita i prodotti e ha deciso di sferrare il suo attacco. Complici principi e principesse, feste e trucca bimbi, ha deciso che i flaconi verde, bordeaux e arancione avrebbero avuto vita breve.

Certo perché se dopo la festa è palese trovare i vestiti mitragliati di macchie di cioccolato e salse varie, lei mette il carico e si addormenta ancora mascherata da dalmata. La maglia grida vendetta, ma intanto si ritrova tinta di un tenue color fucsia che peggio ci sono solo le macchie di ciliegie, mischiato a pigmenti neri come la pece. Unico commento disponibile: sorvoliamo.

Appena messo piede in casa è partito l’attacco su più fronti. Ho cosparso le macchie con lo smacchiatore specifico, ho atteso circa 10 minuti (anche perché le macchie erano davvero toste) e ho messo in lavatrice. All’uscita del cestello i vestiti sembravano perfetti, ma con molta cautela, ho aspettato che si asciugassero.


Risultato perfetto, macchie svanite e tessuti morbidi.

Ma per essere sicuri, dovevamo testarli nuovamente, magari avevamo avuto solo fortuna. Cosa c’è di meglio di un lucidalabbra super cremoso e dal colore rosso rubino? Niente tranne cospargerlo sulla canottiera nuova e sul tenero Teddy che aspettava due baci indelebili sulle guance. In questo caso è stato più difficile, ma le macchie sono andate via usando due prodotti insieme, quello per i cosmetici e quello per i grassi.

Sono davvero prodotti versatili ed efficaci. Nel mio caso, ho solo trovato difficoltoso togliere le patacche da quegli abiti che erano già stati lavati più volte in precedenza. Non credo sia però imputabile al prodotto ma al fatto che alcune macchie con il calore del lavaggio si fissano.

L’unico appunto è sulla dimensione del foro di uscita del prodotto.  Nel caso dei dissolvi macchie granulari è perfetto ma per quelli liquidi trovo sia eccessivo perché si finisce con lo sprecare un po’ di prodotto.

Comunque, per non perdere la mano, ho appena trovato una bella macchia di smalto per unghie sulle tende del salotto. Prossimamente sarà il turno del flacone con l’etichetta gialla.

venerdì 5 luglio 2013

Grembiulini dell'asilo? Si lavano così, viva i foglietti!

Nel pacco targato Dr.Beckmann ha fatto capolino una scatola coloratissima con dentro tanti fogli cattura colore e sporco.

Sul retro della confezione ecco le semplici istruzioni per utilizzarli e una breve presentazione del prodotto. Fogli con trama a nido d’ape che permettono di catturare i colori e lo sporco che altrimenti si disperderebbero nell’acqua venendo assorbiti dai tessuti, macchiandoli o ingrigendo quelli bianchi.

Vi confesso che sono una maniaca della suddivisione del bucato, difficilmente mischio capi bianchi con colorati o scuri e fino ad ora non avevo provato questo genere di prodotto. Ero davvero curiosa di testare la loro efficacia e, da brava tester, mi sono divertita a fare qualche strappo alla regola.

I primi tentativi non sono stati molto soddisfacenti, non per colpa del prodotto, intendiamoci. Non mi sono applicata abbastanza, forse i capi avevano già subito un infinità di lavaggi e non avevano molto da offrire. Il foglio si è ingrigito un pochino, credo più per l’effetto dello sporco. Ho quindi fatto un secondo tentativo, capi scuri lavati a 40° con anche qualche maglietta nuova. Bingo, il foglietto è diventato scuro, un bel grigio soddisfacente.


Solo che volevo divertirmi ancora e sfoggiare qualche foglietto colorato. Questa settimana la piccola è tornata all’asilo e mi è stato consegnato il suo grembiulino, colore rosso con colletto bianco. Ho fatto un sorriso da ebete alla segretaria che mi avrà preso per matta, ma mi si è materializzato davanti agli occhi il foglietto. Ho subito fatto un lavaggio e questo si è colorato di rosa. Questa volta a basse temperature, ma considerando le condizioni in cui tornerà il povero grembiule, penso che i prossimi lavaggi a 60° renderanno il foglietto più sgargiante.

Devo dire che anche per chi è fissato come me e divide sempre il bucato, i fogli cattura colore diventano indispensabili con i capi che presentano colori accesi o scuri insieme al bianco. Il grembiulino è il primo della serie, ma anche alcune maglie a righe dell’uomo di casa e i nuovi vestiti alla marinaretta della piccolaGi finiranno nel cestello insieme ad un foglietto Dr. Beckmann.

lunedì 1 luglio 2013

Simona e il Curalavatrice profumato

Questo mese testiamo un prodotto che promette di rimuovere efficacemente il calcare, igienizzare ed eliminare gli odori dalla lavatrice, ed in una famiglia che ne fa un uso intensivo, può essere davvero una sfida. Il cura lavatrice Dr.Beckmann è un trattamento completo per la lavatrice che permette, con un solo prodotto, di pulire efficacemente tutte le parti principali dell’elettrodomestico.


Una piccola quantità di prodotto, usata pura su una pezza, permette di pulire la gomma del cestello, eliminando i residui dei precedenti lavaggi. Diciamo che questo è il passaggio più semplice e immediato e noi non ci accontentiamo.

Adesso arriva il bello, la parte più difficile, la pulizia del cassetto dei detersivi. Diciamocelo, è talmente noioso che spesso si rimanda a data da destinarsi, con il risultato che si formi una bella patina di detersivo e ammorbidente difficile da eliminare. Si prende una bacinella capiente, si versa una parte del cura lavatrice e si diluisce con acqua. Si immerge il contenitore e si lascia agire per alcuni minuti. Mi sono aiutata con uno spazzolino per raggiungere i punti più difficili e in un baleno tutti i residui si sono staccati facilmente dal cassetto dei detersivi. Un risciacquo veloce ed è tornato come il giorno in cui ho comprato la lavatrice. Promosso a pieni voti.


Per finire, l’ultima parte del prodotto va inserita nella vaschetta del detersivo impostando un lavaggio a vuoto. Tutte le parti nascoste della lavatrice verranno pulite e igienizzate e liberate dal calcare. Ovviamente è impossibile vedere il risultato, a meno che non si abbia voglia di smontare l’apparecchio, ma il profumo che esce dal cestello alla fine del lavaggio non mi fa dubitare dell’efficacia.

L’azienda consiglia di ripetere il trattamento ogni cinquanta lavaggi... urge nuovo acquisto!

sabato 25 maggio 2013

Amore a prima dormita con DaunenStep

Non potete immaginare la felicità quando Sara di CasaFacile ci ha comunicato che avremmo testato un cuscino, e della Daunenstep per di più. Per la sottoscritta, il cuscino è un elemento fondamentale per un sonno degno di questo nome, non arrivo a portarmelo in vacanza, ma potrei cambiare abitudini dato che, ogni volta, lotto con il cuscino di turno.


Prima dell’invio del prodotto, l’azienda si è premurata di trovare il giusto cuscino per ognuna di noi. Nel mio caso, dormigliona che si rotola nel letto dalla posizione supina a quella sul fianco destro, sofferente di allergie varie e di cervicale, la scelta è ricaduta sul modello Memo relax. Un cuscino in schiuma viscoelastica a memoria di forma, con sagoma microforata a rilievo tridimensionale. Vi confesso che mentre aspettavo l’esito del piccolo test sul sonno, speravo di poter provare proprio questo modello. E’ stato davvero amore a prima dormita.

Uso da sempre cuscini alti, li preferisco a quelli bassi che risultano scomodi quando si dorme sul fianco, ma spesso sono troppo rigidi e procurano sgradevoli dolori al collo. Il Memo relax è un cuscino spettacolare. Sostiene la testa come i cuscini alti ma in modo naturale e rilassante e la sagoma microforata in rilievo procura un leggero massaggio rilassante.

La sorpresa maggiore l’ho avuta la settimana scorsa, dopo una giornata intensa, post trasloco; l’ennesimo attacco di cefalea tensiva. Mi sono coricata, con la solita vana speranza di vedere passare il dolore con il riposo, e mi sono appisolata. Al risveglio, l’attacco non era svanito del tutto, ma si era affievolito molto e mi sentivo davvero come se mi avessero massaggiato delicatamente durante il sonno. Insomma guai a chi mi tocca il mio memo relax.


Ovviamente è sorta qualche piccola gelosia casalinga, ma sono stata categorica: ad ognuno il suo cuscino. Urge consulto e piccolo test per scoprire il modello adatto al resto della famiglia che ha esigenze di sonno diverse dalle mie. Presto tutta la  famigliaGi dormirà beatamente su un cuscino Daunenstep.


venerdì 24 maggio 2013

Pulire bene i pavimenti senza inquinare? C'è il vapore di Philips Steam Plus!

Beh sembra che arrivino proprio i prodotti giusti al momento giusto. Aprile è cominciato con il nostro mega trasloco e ancora adesso la casa è davvero un macello, gli scatoloni sono praticamente scomparsi ma regna ancora il caos. Ovviamente entrare in una casa disabitata da mesi lascia in eredità molto sporco accumulato, ed ecco che entra in azione il Steam Plus della Philips.


Non amo fare le pulizie, alzi la mano chi ama farle, ma ultimamente mi pesano come macigni (sarà l’attuale vicinanza con il Monte Rosa?). Dunque, non divaghiamo, in casa Gi abbiamo avuto modo di testare a dovere il nuovo arrivato che, a dire la verità non so nemmeno come chiamare. Infatti si tratta di un elettrodomestico a doppia funzione: aspirare e pulire con il vapore. Ovviamente si è divertita molto di più la piccola di casa che si sente molto Cenerentola. Il bastone, con estensione regolabile, e l’impugnatura ergonomica hanno reso il gioco davvero efficace.


Lo Steam Plus ha il pregio di pulire a fondo i pavimenti in modo ecologico senza usare detergenti. Azionando l’aspirazione durante il lavaggio consente di eliminare i residui (davvero odiosi) di polvere, briciole e capelli che solitamente rimangono nello straccio e che vengono trascinati sul pavimento. E’ facilissimo da usare e il vapore si carica immediatamente e con la quantità di acqua del serbatoio, si riesce a lavare una ampia superficie. Steam plus è corredato di due stracci di pulizia intercambiabili, che si posizionano in modo semplice grazie alle strisce di velcro. E’ consigliabile cambiarli durante il lavaggio per evitare che rimangano residui di sporco sul pavimento.


Test passato a pieni voti negli spazi ampi e con pochi elementi d’arredo ( nel nostro caso salone e cucina) mentre negli spazi piccoli e complicati come ad esempio i bagni, risente dei limiti di questo tipo di elettrodomestico. Diventa complicato pulire le zone in prossimità degli angoli e spesso bisogna eccedere in manovre di avvicinamento alle pareti visto che lo straccio per il lavaggio a vapore, è sistemato nella parte posteriore della base.

Personalmente lo considero un ottimo alleato per le pulizie di tutti i giorni, e per sgrassare i pavimenti da sporco resistente e residui di detergenti. Non sostituisce però totalmente l’uso di aspirapolvere e straccio.


venerdì 19 aprile 2013

Tagliabiscotti con fondo removibile, quanto è comodo?

Ieri controllando i cassetti del freezer, ho visto un sacchetto contenente una strana palla marrone dall’aspetto indefinito, un'illuminazione. Pasta frolla al cioccolato avanzata dalla nostra ultima seduta di biscotto selvaggio. Ho preso la palla al balzo, proviamo il tagliabiscotti con inserto removibile Tescoma. Di cosa si tratta? di una vera arma per sfornatrici di biscotti incallite. Uno stampo che taglia contemporaneamente fino a 20 biscotti, completo di un inserto removibile per eliminare i residui.


Scongelata la pasta, con l’aiuto del mattarello, in pochi istanti un piccolo esercito di biscotti aspettava solo di essere cotto. Facilissimo da usare, ha divertito la piccola di casa che ha stilato una classifica delle forme più belle. Al primo posto la mela, seguita a ruota da luna, fungo e dalla stella.


Ma il nostro esperimento culinario non poteva finire così, quei piccoli e deliziosi biscotti mi sembravano tanto anonimi e marroncini. Ecco arrivato il momento di provare l’attrezzo sicuramente più complicato: la penna decora dolci.

Ho sempre decorato le torte con panna, meringhe e praline varie, ma questo tipo di attrezzi di pasticceria mi ha sempre messo l’ansia. Impedita come sono anche ad usare la sac-à-poche mi sono immaginata un risultato deludente. Invece l’esito è stato soddisfacente, certo bisogna prenderci la mano ma è più semplice di quello che pensavo. La penna decora dolci è fantastica. Corpo in silicone che si  lava in lavastoviglie, è corredata di 5 beccucci di diverse misure, una ventosa per tenerla in posizione nelle pause ed un bastoncino per la pulizia alloggiato sul retro.


Ho preparato una semplice glassa bianca con acqua calda e zucchero a velo, ho riempito con un cucchiaino la penna e mi sono cimentata nella decorazione: righette, pois ed addirittura una spirale. Sono davvero soddisfatta e mi lancerò presto nella decorazione di una torta, Chissà che verrà fuori!!!

domenica 14 aprile 2013

Simona scopre il tagliapasta a prova di pizzetta

Dopo la nostra dose di dolcezza, ho pensato di provare il tagliapasta tondo di Tescoma per sfornare delle piccole pizzette. Certamente lo proverò per formare dei bei biscotti grandi o per le mezzelune di frolla ripiene di crema al cioccolato, ma alla fine ha prevalso la mia predilezione per il salato.


In un istante, tanti piccoli cerchi si formano nell’impasto. Pomodoro, un pezzetto di mozzarella, sale, origano ed olio e le pizzette sono pronte per il forno. Per evitare che si attacchino alla teglia ecco entrare in scena la carta da forno riutilizzabile antiaderente. Un sottile foglio resistente al calore (260°), che si lava in lavastoviglie, si può mettere nel microonde e vi permette di cuocere i cibi senza che si brucino o si attacchino alla placca del forno. Sarà anche scura e un po’inquietante, ma vuoi mettere la soddisfazione di liberarsi  dalle parti bruciacchiate (della normale carta da forno) che si spargono ovunque a fine cottura. Risparmierete carta e nel caso abbiate una micro cucina come la mia. in cui i rotoli vari sono perennemente in equilibrio sulla cappa, eviterete di prendervi per l’ennesima volta la confezione sulla testa.

Quanto pensate che siano durate? Esatto il tempo di scattare le fotografie ed erano già finite, altro che ciliegie. Il tagliapasta tondo è davvero un attrezzo versatile, mi vengono in mente moltissimi altre prelibatezze con le quali provarlo. Quindi, da buona ligure, proverò a fare i miei adorati pansòti.

venerdì 12 aprile 2013

Ecco una borsa che si appende al passeggino senza problemi

Seconda prova da tester per MammaGi e famiglia. E’arrivato a casa un bel pacco sottile e leggero contenente la meravigliosa Carrybag di Reisenthel, precisamente la sgargiante ruby dots. Uno sguardo alle istruzioni e in un baleno il cestino è montato e pronto per essere studiato nei minimi particolari. Materiali di prima qualità: tela resistente, fondo rigido  e una struttura leggerissima in alluminio. Il manico in gomma colorato è davvero morbido ed ergonomico e si richiude con un solo gesto, grande cura del dettaglio.

Ma la famigliola era prossima alla partenza per il mare nel tentativo di purificare le vie respiratorie della piccola di casa. Il cesto Reisenthel poteva rimanere a Milano, tutto solo, in attesa del nostro ritorno? Giammai. Ripiegato con facilità, inserito nella sua bag protettiva ha trovato posto in auto insieme ai bagagli.


La mattina seguente, gasatissima, mi sono lanciata nel primo test della carrybag. Una meta fissa quando torno a Savona dai miei genitori è il mercato coperto della città, precisamente il banco dell’amico Gianni. Un tripudio di farine, legumi, frutta secca, pasta artigianale e altre meraviglie culinarie. Il set ideale per rendere protagonista il mio bellissimo ruby dots. Non potete immaginare gli sguardi curiosi e un po’invidiosi delle signore in attesa: noi la spesa non l’abbiamo messa in una busta qualunque ma nel cestino più fashion in circolazione. Per completare la spesa, un po’ di frutta e verdura ed un bel mazzo di fiori colorato.

Un grande vantaggio della Carrybag è la sua flessibilità. Grande camminatrice dal passo lesto (la mamma), piccola pigrona (la figlia), quando usciamo per la spesa ed abbiamo fretta, siamo ancora passeggino-munite. Avete mai provato ad agganciare le borse della spesa al passeggino? Spesso scendono verso il basso strisciando per terra, sono troppo lunghe o i manici sono troppo corti. La carrybag si è rivelata perfetta e in un baleno era agganciata al manubrio del passeggino, ferma e stabile.  Davvero spaziosa, ha anche una piccola cerniera dove riporre i soldi o la lista della spesa che, almeno a casa nostra, si perde sempre nel tragitto casa – negozio.


Se vi muovete con l’auto o in bicicletta potete testare la sua portata in chili davvero da primato (25 kg), se vi muovete a piedi consiglio un carico moderato o diventerà un po’ scomoda.  In attesa di riprendere in mano la mia amata bicicletta e sfoggiarla per le strade milanesi a “pieno carico”, Ginevra l’ha testata a suo modo trovando un altro mezzo di trasporto per farsi scarrozzare comodamente.

lunedì 1 aprile 2013

Simona e la piccola Gi preparano i krapfen

Eccoci pronti al più goloso dei test! Cosa vi viene in mente se scrivo la parola Tescoma? Un universo di oggetti che rendono più semplice, creativo e divertente il tempo che passiamo in cucina. L’azienda, complice la super-redazione, aveva già omaggiato i lettori cieffini di alcuni gadget culinari, ma quando è arrivato il pacco non potevo credere ai miei occhi. Dentro ad una bella scatola di cartone con il logo Tescoma, mi aspettava un mondo di attrezzi davvero speciali. Non poteva mancare una foto d’insieme: i miei nuovi amici di cucina belli allineati sul tavolo insieme alle istruzioni allegate ai singoli oggetti comprensivi di consigli e ricette.



Il primo prodotto provato è il formaciambelle. Chi mi conosce è al corrente della mia grande passione per i Krapfen. Non sono una grande golosa di dolci ma loro mi hanno proprio rubato il cuore. Quando al mattino mi concedo una colazione al bar, la mia mano non conosce tentennamenti e sicura si fionda sulla ciambella, alla faccia dei salutisti. Con il formaciambelle Tescoma finalmente posso sfornare o meglio friggere una montagna di dolcissimi krapfen, così mi sentirò di nuovo un po’ bambina. Infatti, la sottoscritta, dopo un pomeriggio a pedalare al parco faceva merenda con i krapfen caldi sfornati nel camioncino dei dolci. Quanto mi piacciono i granelli di zucchero che invadono birichini i miei vestiti quando ne addento una.


Insieme a Ginevra abbiamo dedicato un pomeriggio al nostro bell’impasto morbido, merito di una ricetta perfetta trovata sui libri di cucina di nonnaGi e stesa la pasta sulla spianatoia è cominciato il divertimento.
Ad una ad una, abbiamo fritto le ciambelle nell’olio ben caldo per poi rotolarle nello zucchero semolato anche aiutandoci con la pinza in dotazione. Le ciambelle rimangono perfette e la pinza permette, ai super-golosi, di decorarle con cioccolato fuso, praline o glassa colorata. Credo di non aver mai mangiato tanti Krapfen in vita mia, ma come si può resistere? Direi che il forma ciambelle è stato già troppo a riposo, urge una replica.


L’unico piccolo difetto riscontrato, dato dal fatto che il forma ciambelle è in materiale plastico e non di metallo, è la necessità di premere con forza per tagliare perfettamente l’impasto. Invece una cosa che ho apprezzato moltissimo è la dimensione, un formato perfetto anche per la merenda dei più piccoli.

Caramellatore! Alias pistola brucia zucchero per la crema catalana

Avete mai bramato un utensile da cucina? Vi sembrerò un po’ matta ma con il caramellatore alias cannello è andata proprio così. Uno di quegli oggetti che ti affascinano, che ti diverti a vedere in azione nelle mani esperte di qualche pasticcere, ma il cui acquisto viene immancabilmente rimandato. Tescoma sembra avermi letto nel pensiero esaudendo i miei desideri: nel pacco delle meraviglie ecco farsi largo la pistola brucia zucchero.

Facilissimo da usare, il caramellatore si carica con le bombolette di gas per accendini ed in pochi minuti sarà pronto per i vostri esperimenti in cucina. Questa è l’unica operazione un po’ complicata (ma io sono davvero una schiappa in queste cose) che ho piacevolmente delegato. Se non si fa abbastanza pressione sul beccuccio infatti, al posto di caricare il caramellatore vi “gelerete” le mani con il gas. Sorvolando sulla mia incapacità  di caricare gli accendini, concentriamoci su argomenti più golosi.

Come prima ricetta sono andata sul sicuro, una buonissima crema catalana che, dopo aver vissuto in Spagna, è ormai entrata di diritto nelle ricette del cuore.



Prendete 250 ml di latte, 250 ml di panna, 4 tuorli d’uovo, 100 gr di zucchero, limone, cannella e 25 gr di maizena. Sciogliere la maizena in un po’ di latte freddo e a parte lavorare i tuorli d’uovo con metà zucchero. In un pentolino portare ad ebollizione la panna, il restante latte, un pezzo di buccia di limone, metà zucchero e la cannella. Aggiungere alle uova sbattute la purea di maizena e latte e successivamente il composto (filtrato con un colino) che avete messo a bollire e mescolate bene. Il composto ottenuto deve cuocere a fuoco vivo per qualche minuto fino a quando non otterrete una crema morbida e liscia. Terminata l’operazione non vi resta che versare la crema nelle cocotte e metterle in frigo. Passate un paio d’ore tirate fuori dal frigorifero la crema, cospargete le cocotte con dello zucchero di canna e azionate il caramellatore. In pochi minuti si formerà una fantastica e croccante crosticina.


Primo test riuscito, ora non mi resta che continuare con gli esperimenti visto che, a quanto pare, l’attrezzino magico serve anche per lucidare e sbucciare. Producendo una fiamma, è sicuramente utile anche per i cibi flambé, quindi sono in arrivo anche le crêpe suzette. Stay tuned!

Uno degli aspetti positivi del caramellatore è la presenza di un blocco di erogazione del gas che evita possibili incidenti con i piccoli di casa. Il test è passato a pieni voti ma sarebbe utile un indicatore che segnali la quantità di gas presente nell’attrezzo visto che si consuma rapidamente.

martedì 5 marzo 2013

Ginevra ha scelto la candela profumata Turquoise sky

Eccoci al primo post come Tester, sono abituata a scrivere ma in questo caso sono davvero emozionata. Quando ho saputo che il primo prodotto da testare sarebbero state delle candele profumate di Yankee Candle non potevo essere più contenta. In casa adoriamo essenze, incensi, candele e tutto ciò che rende profumati gli ambienti.



Mi ero immaginata la scena, postino che suona ed io che tento un autoscatto mentre apro il primo attesissimo pacco. Non avevo considerato la variabile influenza = treenne "in vacanza" dalla materna. Ho passato il testimone a Ginevra, la piccola di casa, che mi ha chiesto se era un nuovo regalo di Babbo Natale. Appena aperta la scatola sono rimasta piacevolmente colpita dal profumo intenso ma delicato che superava anche  l’ostacolo tappo di vetro. Si tratta delle Yankee Candle nelle nuove fragranze primaverili.


La prima che abbiamo provato è la Turquoise sky™. Il profumo è rilassante e molto piacevole, ricorda il mare ed allo stesso tempo l’erba dei prati. Per tutto il pomeriggio ha profumato la stanza della piccola che se ne è impossessata ed ha sentenziato: quetta è mia!


La Black Coconut ha invece girato tutta la casa. Il battesimo è avvenuto in bagno, accendere una candela profumata mentre si fa una doccia bollente, fa dimenticare di non avere una grande vasca in cui rilassarsi. Ma il meglio di sé l’ha dato in cucina. Quando mi dedico a manicaretti tutt’altro che profumati come cavoli o frittura, sono costretta ad aerare per ore con il risultato che, con queste temperature, la cucina si trasforma in un igloo. Pochi minuti di candela e tutto profumava di cocco e legno di cedro… e la temperatura era più simile ai Caraibi che alla Groenlandia.  E’ davvero golosa, ed assomiglia molto ad un buonissimo barattolo di marmellata o crema di cioccolato!

 

La Waikiki Melon™, un mix di melone e arance dolci accompagna le mie giornate davanti al computer. Una fragranza molto delicata e un colore brillante che dona energia.

 

La Paradise Spice™ è davvero particolare: banana, vaniglia , cannella e chiodi di garofano.  Niente di meglio che provarla in un momento di relax in attesa che passi il raffreddore. Posizionatela sul comodino, mettetevi sotto un bel plaid caldo, accendetela e rilassatevi con un bel libro.


Adoro la confezione, mi piace l’idea del barattolo di vetro, semplice ed elegante. Geniale il tappo che permette di spegnerle senza fare fumo nelle stanze. La durata delle yankee candle, nel formato che abbiamo in prova è di circa 60-90 ore, vedremo se rispettano le indicazioni.

Intanto da patita di craft sto già pensando a come riutilizzare i bellissimi barattoli: vasi per fiori da decorare con carta e nastrini, porta bon-bon?? Vedremo!

lunedì 4 marzo 2013

Simona: architettura, design e creatività formato baby





Ciao, sono Simona e sono architetto, scenografo, mamma e blogger (nell’ordine che preferite). Amante dei viaggi dal cuore un po’ nomade, habitué dei traslochi… adoro l’arte, la fotografia, i libri e tutto ciò che è creativo. Dalla mamma ho ereditato la passione per il cucito, la maglia, la pittura e la capacità di ridare vita agli oggetti. Da papà la passione per il bricolage e il fai da te. Ho fatto la ballerina e la performer, ho insegnato all’università, ma l’interior design è una passione che coltivo fin da bambina. Sposto continuamente i mobili e li reinvento, rinnovo i colore e le decorazioni sotto lo sguardo ormai rassegnato del resto della famiglia.



Vivo in un appartamento di circa 70 mq in zona centrale di Milano insieme alla mia famiglia: Ettore, il mio compagno, e Ginevra, la nostra bambina. La casa è composta da un ingresso, cucinino, bagno, soggiorno e due grandi camere da letto. Abbiamo due balconcini con i quali farei volentieri a cambio con un grande terrazzo.


Adoro le potenzialità della rete e l’anno scorso ho dato vita al mio blog, Il Pampano, che unisce la mia passione per l’architettura, il design e la creatività declinati al mondo dei bambini. Sono nate splendide amicizie virtuali e non, collaborazioni e spinte creative. Ho anche ripreso a cucire e dato vita al progetto di soft toys Te.Cu. design, che stava nel cassetto da troppo tempo.

Leggo Casafacile praticamente dal primo numero e mi ha accompagnato durante l’Università e con il passare del tempo mi ha aiutata nelle scelte d’arredo delle varie case. E’ l’unico giornale che è sempre rimasto con me perché è diverso, ci sono altre belle riviste d’arredamento, ma lei è speciale. E’ tangibile la passione e la grande creatività della redazione, coinvolgono e coccolano i lettori. La pagina Facebook poi, una splendida scoperta: una grande famiglia piena di amici e energia positiva.