giovedì 28 novembre 2013

Instax: sembra un giocattolo, ma è la mia fotocamera del cuore!

Fujifilm Instax Mini 8…che bello tenerla tra le mani! Riceverla sana e salva a villa Ester è stata davvero un’avventura! Dopo il primo invio recapitatomi con il piolo dello sportellino rotto, ho atteso ben oltre un mese a causa delle ferie estive! Ma non importa, ciò che conta è che ora la mia Fufù è tra le mie dita. L’ho battezzata giocosamente Fufù perché sembra quasi un ninnolo, una toy-cam che stampa foto al volo: giusto il tempo di un fufù e la mini-stampa di 62 x 46 mm è là che occhieggia felice!


Bastano meno di 10 minuti e la stampa è bell’e pronta per essere mostrata, appesa, incorniciata. A dispetto del nome “mini” la forma cicciotta della mia Fufù è davvero una sorpresa (pesa  307 grammi escluse le due batterie alcaline in dotazione). Bella e fumettosa, è molto adatta al mio modo di vedere gli oggetti. Disponibile in vari colori, la mia Fufù è gialla tenue…e non poteva essere altrimenti: adoro quel colore e l’aria vintage che dona! VINTAGE: mai aggettivo è più azzeccato per descriverla!

La InstaxMini8 è proprio una fotocamera da utilizzare come sfizioso modo vintage di immortalare immagini. In un momento come questo in cui le immagini vengono scattate a raffica e condivise in un attimo, è bello riassaporare il vecchio brivido del “Chissà come sarà venuta!”. L’unico "difetto" però, se così si può definire, è proprio questo! In un mondo in cui tutto scorre velocemente, mi piacerebbe che Fuji dotasse la Instax Mini 8 di un pulsante mediante il quale scegliere se scattare in formato file o stampa immediata (chissà se ci penseranno!).


Questo aspetto però mi fa ricordare che le foto non vanno sprecate e che occorre ragionare col cuore prima di scattare. Le pellicole sono vendute in pacchetti da 10 o 10+10 ed ognuna diventa quindi uno scatto prezioso (anche nel prezzo pari a circa un euro a scatto ). Ogni scatto è una sorta di piccola perla di vita da custodire nell’album dei ricordi, a patto di saper utilizzare bene l’apertura del diaframma. Accenderla è abbastanza semplice, basta premere il bottone che fa uscire l'obiettivo dal corpo, scegliere la modalità di utilizzo dello stesso spesso non lo è. Un sensore rileva la luce ambientale ed un led ti consiglia quale modalità usare (tra Interno, Nuvoloso, Soleggiato e molto Soleggiato); c'è anche la modalità Hi-Key che accentua la luminosità e azzera le ombre (ottima per fare foto ritratti vitali e dai colori vibranti). Spetta al fotografo l’arduo compito di scegliere (girando una ghiera) il giusto tipo di modalità da utilizzare perché spesso non combaciante con i suggerimenti del led (ho sprecato una pellicola intera per capirlo!). Poco male, appena ho imparato a padroneggiare bene le impostazioni è stato un divertimento scattare e aspettare che la magia della stampa si compisse. Incantati come me anche i passanti che mi guardavano, incuriositi,  scattare con questa macchina mai vista in circolazione. Tutti pensavano fosse un giocattolo salvo poi ricredersi al momento dello sviluppo istantaneo.

Tutto sommato la mia esperienza con la InstaxMini8 è stata abbastanza buona. Penso che io e la mia Fufù vivremo dei momenti davvero giocosi e creativi perché con quelle mini-foto si può davvero creare di tutto: basta lasciar correre a briglia sciolta la fantasia!


Vorrei lasciare qualche utile consiglio prima di descrivere il mio Fuji-project: Mettete il soggetto della foto ben centrato nel mirino e a non meno di un metro, proprio come consiglia Fujifilm, pena una cattiva messa a fuoco e foto decentrate. Non scattate foto a paesaggi notturni seppur illuminati da luci artificiali a meno che non vogliate fotografare il nero della notte. Non mettetevi mai di fronte al sole o in zone troppo luminose a meno che non vogliate fotografare il bianco solare. Non aprire mai il vano contenente la pellicola prima della fine della stessa. Sentite la foto col cuore, pensate prima di scattare e poi lasciate andare il pensiero al dito. Insomma: smettete di iper-scattare in digitale e ritornate a pensare in formato “pellicola”.

Il mio progetto fotografico si chiama “A City in a box”: è un piccolo percorso fotografico creato per mostrare la mia città sotto un’altra luce. Ho racchiuso tutto in una scatolina perché il bello delle fotine scattate con la mia Instax Mini 8 è proprio questo: sono piccole e non occupano spazio. Non occorrono grandi album pesanti ed ingombranti: basta una scatolina, un mini album o addirittura niente. Niente? Si, si proprio niente… perché son così belle che riporle in un cassetto sarebbe proprio un reato! Ho scelto di rendere ospiti della mia città tutti voi creando uno scrap-percorso. Pronti? Sorridete e…uno, due tre click! (chissà come sarete venuti…aspettate qualche minuto e la mia Fufù ve lo mostrerà!)


martedì 19 novembre 2013

Con la Instax ho creato un cuore di fotografie da appendere

Come potrete immaginare, la Fujifilm Instax Mini 8 è stato il prodotto che più mi ha entusiasmato tra quelli da testare. La conoscevo, l'avevo già vista all'opera ed era uno di quegli oggetti da "wish list" che speri sempre qualcuno ti regali... ma non succede quasi mai, tranne questa volta in cui ci ha pensato CasaFacile!
Finalmente, dopo tutto il necessario per una casa pulita e profumata, qualcosa di creativo con cui divertirsi e sperimentare.

Ne ho approfittato per realizzare un progetto che avevo in mente da tempo, forse sbirciato su qualche board di Pinterest: un bel cuore di fotografie, sul muro. Così, ho iniziato a scattare e raccogliere foto di noi due, di luoghi che abbiamo visitato insieme, di piccoli particolari quotidiani: una collezione di momenti e cose belle.


Non è stato sempre facile, abituata come sono alle macchine fotografiche digitali in cui posso regolare le impostazioni e soprattutto controllare cosa sto inquadrando. Insomma, il risultato con la Instax è sempre una sorpresa... a volte bella, a volte un po' meno, anche se mi è capitato più volte di conservare scatti "difettosi" proprio per il loro fascino imperfetto.

Purtroppo, il tempo e le occasioni a disposizione per scattare prima della "consegna" non sono state molte e quindi il mio primo esperimento è con un cuore piuttosto piccolo. Per questo, al momento di scegliere dove collocarlo, ho optato non per un muro ma per una paretina di legno di fianco al divano del soggiorno. Prima di appendere le foto ho provato su un tavolo diverse composizioni per creare il cuore, fotografandole dall'alto con il cellulare per vedere l'effetto. Una volta soddisfatta, ho trasferito le immagini sulla paretina usando le gommine adesive rimovibili. Così, potrò sostituire le foto con scatti nuovi o eventualmente spostare il cuore.



Oltre alle foto della instax, ne ho aggiunta una in un formato diverso ma dallo stile simile, regalo di un'amica: mi piaceva l'idea di inserire una scritta tra le immagini e di movimentare un po' la composizione. Anche se molto semplice, è il mio primo progettino decorativo nella casa nuova e sono molto contenta del risultato.
E quando avrò catturato altri momenti con la mia Instax Mini, chissà... magari farò un cuore ancora più grande, su una vera parete!


lunedì 18 novembre 2013

Una tracolla fai-da-te per la mia nuova fotocamera Instax

Appena ho vista la mia nuova Instax Mini 8 di Fujifilm ho pensato ad un diy semplicissimo e supersintetico:


Occorrente
nastro di cotone colorato
perle di legno grezzo o perle già colorate
colori acrilici
ago e filo


Procedimento: dipingere le perle di legno. Lasciar asciugare. Infilare il nastro di cotone nelle perle. Infilare ciascuna estremità del nastro in ognuna delle scanalature apposite ai lati della Instax Mini8. Con ago e filo cucire il nastro strettamente affinché non si sfili. Far scorrere le perle sulle cucitura per nasconderle.
Tracolla pronta!


sabato 16 novembre 2013

Istantanea, analogica, vintage: è la fotocamera dei miei desideri!

Lo ammetto. Questa volta all’annuncio di ciò che avremmo dovuto testare, ho fatto un balzo sulla sedia: Instax Mini 8 di Fujifilm. Meraviglia! E’ una fotocamera analogica di cui mi ero innamorata già da tempo, una di quelle cose che è finita fin da subito nella mia “lista dei desideri”.


Premetto che sono un’appassionata di fotocamere con le quali si possono ottenere effetti particolari come vignettature, sfocature, distorsioni, alterazioni di colori e un sacco di altre particolarità tipiche di questo genere di macchine (che vengono spesso definite anche “low-fi” proprio per questa loro caratteristica, che non è quella di realizzare foto qualitativamente perfette in senso fotografico “classico” ma di regalare invece effetti particolari con cui chi scatta può letteralmente “giocare” a creare composizioni uniche ed originali).

Per me quello che ne esce sono piccole creazioni artistiche.



Perché mi piace la Instax Mini 8? Ha delle dimensioni davvero ridotte, è leggera ma robusta, ha un design carinissimo e arrotondato che la rende davvero piacevole da maneggiare e, chicca delle chicche, permette di scattare e di avere tra le mani in pochi secondi la tua foto in un formato speciale di 8,5 cm x 5,5 cm (quello delle carte di credito!) sviluppata e “incorniciata” dalla bordatura plastificata bianca classica delle foto a sviluppo istantaneo. La sua particolarità è quella di creare foto dal tipico aspetto “vintage”, un po’ “sbiadito” (desaturato).

E’ semplicissima da usare. Ha un tasto per l’accensione (lo stesso che mette in funzione l’obiettivo), uno per scattare e una ghiera che fa scegliere l’impostazione più adatta per la foto a seconda delle condizioni di luce in cui ci si trova.

Tutto questo rende estremamente divertente il momento dello scatto perché permette di focalizzarsi sul creare, l’immaginare e lo sperimentare, anziché doversi preoccupare di settaggi e conoscenze tecniche che spesso sono alla portata di pochi.

Io ed Andrea ci siamo sbizzarriti a testarla passando un’intera giornata a Venezia, click dopo click. E’ stata bellissima la sensazione dell’uscire dall’ottica dello “scatto classico” per  lasciarsi andare alla creatività! Liberatorio, divertente, spensierato.

Ma la “fase creativa” con le mini-istantanee non finisce qui. Una volta a casa abbiamo fantasticato insieme su che cosa potevamo creare con tutte le foto collezionate e il divertimento è continuato... Ecco la nostra creatura :)



Come ogni fotocamera di questo tipo, è necessario utilizzare le apposite pellicole che vengono vendute in confezioni da 20 stampe, suddivise in due pacchettini da 10 l’una al prezzo di 24,90€, quindi una singola foto sviluppata costa 1,245€.

Non è pochissimo, ma personalmente penso che se come me vi piace avere tra le mani qualcosa “che rimane”, vi divertite a sperimentare con la fotografia (in questo caso soprattutto di dettagli e inquadrature “vicine”), e amate quel tocco particolare che solo le istantanee di questo tipo sanno regalare, la Instax Mini sarà anche per voi un “gioiellino” che vi farà passare tanti momenti giocosi, metterà in moto la vostra creatività e vi regalerà anche qualche bella soddisfazione!


La fotocamera Instax mi ha insegnato il carpe diem!

Come definisco la mia esperienza con la Instax? Croce & Delizia. Esteticamente è carinissima, sembra uscita direttamente da un manga; io l’ho scelta di un giallo acceso e devo dire che nella mia collezione fa davvero una bella figura.



Sulla maneggevolezza non ci siamo molto: non è leggerissima e la forma verticale non l’ho trovata molto comoda. Le macchine di questa tipologia sono implacabili: niente filtri, trucchi, scappatoie… niente photoshop per aggiustare il risultato finale. Niente di più simile al saggio “Carpe Diem” in questo caso “Carpe Immagine”. E' una macchina che, almeno nel mio caso, mi ha insegnato a non pensare troppo. Quando mi sono impuntata a cercare la giusta luce, inquadratura, ecc… non ho combinato molto. I tentativi per fare un primo piano decente di Mr. Shark ne sono la dimostrazione.


I risultati migliori li ho ottenuti quando ho scattato senza riflettere troppo, o addirittura quelle scattate da mio figlio che, con i suoi occhi  da bambino, è probabilmente riuscito a cogliere molto meglio di me lo spirito di questo giocattolo analogico. Divertimento, spontaneità, rilassatezza, nessun pretesa. E' divertente personalizzare gli scatti con frasi ad effetto, descrizioni o semplici decorazioni con adesivi o washi-tape. Per i più pigri e meno fantasiosi sono in commercio pellicole già "decorate" in diversi stili: con Hello Kitty, quelle di Cath Kidston, dei puffi… queste ultime però non sono ancora facilmente reperibili in Italia e per avere una vasta scelta conviene rivolgersi al fiorentissimo mercato online. Con un po' di dimestichezza… e di coraggio, si può anche tentare di comprare le pellicole direttamente in Giappone: lì la scelta è davvero illimitata.


I rullini sono un po’ costosi: è vero che si risparmia sulla eventuale stampa, ma prima di riuscire a manovrarla bene si sprecano diversi tentativi e si parla di quasi un euro a scatto. Di questi tempo non è poco. Come scritto prima conviene girare un po' la rete: se ci si appassiona a questa tecnica su ebay e altri siti ci sono pacchetti "famiglia" decisamente convenienti.

Io ho usato quasi un intero rullino durante l’estate per cercare di capire come regolarmi con l’esposizione, come fare le foto al sole o all’ombra; a che distanza mantenermi... Non ci ho ancora capito molto e per questo ribadisco il punto di prima: non stare troppo a pensare e scatta. Ma per una Miss Precisini come me è stata una lezione dura da imparare e ammetto che ancora non ho mandato giù l'affronto di non essere riuscita a scattare primi piani! Ma mi rifarò, è una promessa.

Una fotocamera pupazzosa e istantanea per chi adora le mini foto!

Spacchettando la mia Instax Mini 8 la prima cosa che mi ha colpito è l'aspetto: buffa, colorata e tondeggiante, potrebbe essere la protagonista di un cartone animato. E' una macchina pupazzosa che stampa all'istante foto formato credit card.

Facilissimo capire come usarla: si apre il pacchetto delle foto, si apre lo sportello sul retro e vi si inserisce il consumabile (impossibile sbagliare). Poi si seguono le indicazioni della macchina stessa: si schiaccia un bottoncino per far uscire l'obiettivo, che è fisso, si aspetta che si accenda la lucina (o, più professionalmente, led) sulla ghiera che ti indica come regolare l'apertura del diaframma, si ruota la ghiera in corrispondenza della lucina e si scatta. Più difficile dirlo che farlo, perché è molto intuitiva.

Meno facile è ricavarne foto davvero soddisfacenti al primo scatto. Per me che sono abituata a farne tante e scartarne altrettante, una macchina di questo tipo non è semplicissima. E qualche foto andrà sicuramente sprecata. Ambientazioni troppo luminose e controluce nascondono delle insidie perché il rischio è fare foto troppo bianche. Considerato il formato piccolo della foto, meglio scordarsi i paesaggi. Bene invece i primi piani. Bene quando la luce non è intensa. Bisogna fare un po' di prove, insomma, prima di capire come regolarsi con distanze e inquadrature, ma alla fine la si spunta.

Date le dimensioni e l'aspetto delle minifoto, secondo me si prestano a diversi utilizzi, diventando un mezzo e non un fine. Incontri l'uomo dei tuoi sogni? Lo fotografi (giusto per non confonderlo con gli altri uomini dei tuoi sogni conosciuti in vacanza) e sotto scrivi il suo numero di telefono. La famiglia si allarga? Ecco una foto immediata del pronipotino da regalare alla bisnonna. Qualcuno è molto in ritardo per il vostro appuntamento? Stufa di aspettare, ti scatti una foto bella e impossibile e la lasci dove avreste dovuto incontrarvi.

Oppure vi fabbricate una ghirlanda con le foto e i ricordi delle vacanze.





venerdì 15 novembre 2013

Che bello tenere fra le mani le foto stampate! No digital, sì Instax

A casaGi siamo veri appassionati di fotografia e ultimamente ci divertiamo a immortalare giornate e situazioni interessanti con i nostri smartphone. Quando la redazione ci ha informato dell’arrivo della Instax Mini 8 non ci potevo credere: una nuova macchina fotografica con cui divertirci! Ed avendo una piccola principessa in casa, abbiamo ricevuto la versione rosa confetto.

Ormai siamo abituati alle foto digitali e a condividerle sui social network e stiamo dimenticando la bellezza di avere tra le mani le foto stampate. Con questo piccolo "giocattolo" possiamo scattare e dopo pochi minuti ammirarne il risultato, piccole immagini formato credit card davvero ricche di fascino. Che dire, ho sempre avuto una passione per questo tipo di fotocamera, sarà nostalgia dell’infanzia anni ’80.

La Instax Mini 8 ha ottica fissa con l’otturatore fissato a 1/60 di secondo e dopo averla accesa con un semplice bottone, un sensore rileverà la quantità di luce indicando con un led la modalità consigliata. Possiamo scegliere tra ambienti interni, nuvoloso, sole e luce intensa.  C’è poi la modalità Hi-Key che accentua la luminosità azzerando le ombre.


Con un semplice gesto iniziamo a scattare. Davvero elettrizzante il rumore dello scorrimento della pellicola e l’attesa che l’immagine si materializzi sulla cartina.  Una vera toy-cam, anche nella forma e colori, adatta anche ai più piccoli che si divertiranno ad imitare mamma e papà.

Noi abbiamo immortalato momenti divertenti durante le vacanze, pomeriggi al parco e ritratti stralunati da riutilizzare per tanti progetti creativi. Con alcune foto abbiamo creato piccoli collage delle vacanze da appendere ai muri, e foto ricordo da aggiungere all’album di quest’anno. I ritratti, scattati durante una rimpatriata, sono simpaticamente diventati i segnaposto per la cena. 


Le pellicole, che tra l’altro si trovano facilmente anche on-line, non sono ancora finite ed in questi giorni mi aspetta qualche altro progettino creativo…

L’unico neo che ho riscontrato riguarda la percezione della luminosità dei sensori. Se vi trovate in ambienti molto luminosi, come la spiaggia ad esempio, c’è il rischio che le foto vengano molto chiare, a volte troppo, ed il controluce è assolutamente da evitare.

giovedì 14 novembre 2013

Instax, una fotocamera seria... da fumetto!

Se questo non fosse un post serio, mi verrebbe la voglia di parlare – squenk! -come un personaggio dei cartoons, perché questa piccola delizia colorata, tonda come una caramella, con il “nasone” (l’obiettivo) che fuoriesce pigiando un pulsante e che scatta foto (anzi, fotine, visto che hanno il formato “credit card”) divertenti e immediate, sembra uscita dalle pagine di un fumetto! Anche il colore tenero (io ho la Instax azzurro confetto) contribuisce a darle un aspetto giocoso! Ci manca solo che sulle piccole foto compaiano le nuvolette e l’illusione è completa! Tuttavia mai farsi fuorviare dalle prime impressioni perché, anche se sembra un giocattolo, non lo è per nulla.



Appena è arrivata a casa la prima cosa che ho fatto (e che sicuramente avreste fatto anche voi!) è stato di maneggiarla, aprire lo sportellino porta pellicole, soppesarla: abituata con le digitali, estremamente compatte e slim, la Instax, seppur leggera, è invece piuttosto “sostanziosa” e non comodissima da portare in giro. Per fortuna ha un comodo laccetto in nuance che permette di agganciarla al polso, come un bijoux tecnologico!

Come in ogni storia, manga o fumetto che si rispetti, c’è sempre un momento in cui si sviluppa un piccolo dramma… Ora esagero come mio solito, ma vi prego di immaginare la scena… la Instax è appena arrivata, voglio subito provarla, quindi: apro la scatola, prelevo la Instax, leggo accuratamente le istruzioni, apro il pacchetto di pellicole, lo inserisco correttamente nella pancia azzurra della Instax - che sembra gradire! - verifico la luminosità (c’è un sensore di rilevazione molto utile per impostare l’apertura del diaframma in automatico), inquadro il mio primo soggetto (il mio mega pom pom multicolore), scatto e… dalla fessura in alto con un leggero shhhh scivola fuori la prima pellicola. Nera. La guardo. La riguardo. La giro da tutti lati. Sempre nera resta. Provo a vedere se devo togliere ancora qualche cosa ma non c’è nulla da levare… ecco, ho lo sguardo perso nel vuoto mentre penso che o la Instax o le pellicole non funzionano…Per fortuna arriva il “tecnico” di casa che, dopo un’occhiata veloce mi guarda stranito: “ma non ti sei accorta che questo è il coperchio di sicurezza del pacchetto di pellicole che viene espulso al primo scatto?”
Agh! La solita imbranata a zero tecnologia! Provo a scattare un’altra foto e questa volta dalla feritoia esce la pellicola bianca dove pian piano si delineano i bordi, le forme, i colori del mio pom pom e… ho fatto la prima vera foto con la Instax!

Inizio a scattare foto immaginandone gli usi e le eventuali potenzialità, la porto con me durante i fine settimana, diventa inseparabile apparecchio di ripresa rapida e strumento per creare condivisione: le foto estemporanee scattate con la Instax sono gadget graditissimi soprattutto dai ragazzini, che restano a guardare sbalorditi mentre le foto compaiono (corsi e ricorsi storici… alla loro età io restavo stupefatta a guardare le prime polaroid…!).

Le mini foto Instax si prestano a tanti usi che vanno ben oltre la semplice ripresa fotografica: per la loro dimensione, la qualità della pellicola, l’imprecisione delle riprese che diventa arte (non è semplicissimo centrare il soggetto e ogni scatto è sempre una piccola incognita: ogni foto è unica e irripetibile e quello che con altre macchine fotografiche potrebbe essere un problema, con la Instax diventa pregio) è ideale per dar libero sfogo alla creatività.

Come “compito” a casa da tester Instax, ho scattato una dozzina di foto a dei fiori colorati ed ho provato a “giocarci” con diversi utilizzi. Il risultato?

Un quadro con 8-10 mini instax assemblate su una tela da pittore: lasciate così, semplici, o corredate di scritte (il bordo inferiore delle Instax è fatto apposta per scrivere). Una sorta di memo-board: 4 foto Instax e sotto 4 mollette da bucato ricoperte da washi tape + 4 cartigli con scritto ricordare, comprare, fare. La cornice di uno specchio vivacizzata da scatti Instax attaccati con nastro biadesivo.


E poi un quaderno di scrap-booking, tra cartoncini colorati, veline e pizzi di carta; una cascata di Instax sulla tenda bianca della camera; un simpatico espositore tridimensionale a forma di casetta, una decorazione sull'anta dell'armadio con foto, washi-tape e le farfalle colorate spedite dalla mia amica Gabri. Infine una Instax applicata su un cartoncino colorato si trasforma in un delizioso bigliettino di auguri!


Lavatrice di seconda mano? Puliscila a fondo con il Cura lavatrice

Oltre alla lavastoviglie, con il trasloco abbiamo guadagnato anche un piccolissimo locale lavanderia, dotato di lavatrice. In attesa di renderlo carino anche solo la metà di quello della nostra cieffina Ilaria, ho pensato che il passaggio di proprietà fosse l'occasione perfetta per sperimentare il Curalavatrice del Dr.Beckmann.

Non avevo mai utilizzato un prodotto simile, ma si è rivelato davvero molto pratico nell'uso. Seguendo le istruzioni indicate, un unico barattolo da 250 ml è sufficiente per detergere a fondo la vaschetta lasciandola in ammollo, pulire la guarnizione di gomma dello sportello e fare un lavaggio-trattamento completo per l'interno della lavatrice. Il flacone ha una tacca apposita per misurare la quantità di liquido, quindi nessun problema ad azzeccare le dosi.


Il trattamento ha lasciato un buon profumo nella lavatrice e ho apprezzato la sensazione -anche se l'effetto non è concretamente riscontrabile- di aver "resettato" e igienizzato un elettrodomestico di seconda mano, usato finora da altre persone.

mercoledì 30 ottobre 2013

Pastiglie o caps Pril? Serena sceglie la comodità

GENERAL €CO
Ecologico ed economico? Splendido! Una combinazione davvero irresistibile, e infatti è stato il primo prodotto in assoluto che ho testato del grande pacco Henkel giunto a casa.
La confezione è davvero risparmiosa: poca plastica, niente tappi superflui, solo l’essenziale e cioè ben 200 ml di prodotto super efficace. A parità di peso è davvero conveniente rispetto alla maggior parte dei detersivi in commercio.
La profumazione è delicata, e nonostante il prezzo la forza pulente c’è, non ci si può proprio lamentare… la volpe ha ragione: superconsigliato!


VERNEL AMMORBIDENTE AROMATHERAPY
Prima di tutto da segnalare il prezzo accattivante: tanti ammorbidenti costano di più offrendo molto meno sia in termini quantitativi che qualitativi.
Dopo i prodotti scadenti a cui mi ero abituata (ma perché?) mi ha sorpreso davvero scoprire che Vernel ammorbidisce sul serio! Anche quelle spugne che sembrano aver perso dopo tanti anni e lavaggi ogni idea di sofficità. Vernel le riporta a nuova vita: una coppia di asciugamani ormai destinati al sacrificio sentitamente ringraziano.
E la profumazione? Si chiama Aromateraphy non a caso: il profumo è piacevolissimo e non invadente, ma soprattutto resiste in una maniera che non credevo possibile: le tende lavate con Vernel hanno mantenuto quel profumo dolce e fresco così a lungo che sembrava di dormire in un prato fiorito. E non era un sogno, no ;-)


DIXAN FORZA NATURALE
Tendo a risparmiare sui detersivi & C. quindi spesso compro quello che costa meno. Devo però ammettere che chi più spende meglio spende! Dixan è una garanzia, e non da ieri, e in effetti in quanto a forza smacchiante non teme rivali. I panni escono davvero puliti, i bianchi rinfrancati e brillanti i colorati; le due nuove profumazioni sono davvero interessanti, quella all’Iris è la mia preferita: dolce e intensa.


PRIL GEL CAPS LAVASTOVIGLIE
Quando si hanno elettrodomestici un po’ datati la qualità dei prodotti che si usano è fondamentale. La mia macchina tende a lavare meno bene da qualche anno a questa parte, quindi o devo 'darci dentro' con il prelavaggio a mano (che odio profondamente sia perché sono pigra sia perché lo ritengo uno spreco d’acqua avendo la lavastoviglie) oppure devo utilizzare detergenti davvero efficaci.
Con le caps Pril non ho avuto problemi: anche il super unto della bistecchiera, una delle pentole più difficili a lavarsi secondo me, è risultato pulito, così come i bicchieri, splendenti senza macchie di calcare.
Due note positive sulle gel caps: si dissolvono completamente nel lavaggio a differenza delle pastiglie solide che a volte lasciano residui; sono più pratiche perché non si devono estrarre dalla carta, operazione estremamente difficile con le mani bagnate: si rischia l’effetto buccia di banana con pastiglia volante.


NELSEN PIATTI ULTRA
Come accennato nella recensione delle pastiglie Pril, non amo lavare i piatti a mano (è il lavoro di casa che amo di meno insieme a stirare) ma per il bene superiore dei Family Tester mi sono sacrificata; spugnetta in mano ho affrontato con coraggio la pila di piatti sporchi.
Il profumo di limone è ottimo e il Nelsen fa tanta bella schiumetta come piace a me. Lo sporco scivola via senza fatica, senza nemmeno strofinare: fantastico, non me ne sono quasi accorta e ho già finito... quasi quasi ci prendo gusto. Prova lavaggio a mano superata alla grande!


BREF POWER WC
Non chiedetemi il perché ma non ho mai usato le fantomatiche “tavolette per WC” … perché? Non so perché, forse non le ritenevo necessarie, sono quindi una neofita in questo campo e non ho esperienze precedenti con cui confrontarmi. L’aspetto è simpatico: le palline bianche e rosse  mi ricordano i  bocconcini di mozzarella e pomodorini ciliegia… fortunatamente non ho in casa bambini tanto piccoli da essere attratti, in ogni caso apprendo dalla confezione che le palline sono contenute in una gabbia studiata per evitare l’apertura da parte dei bambini, quindi sicurezza ok!
Contengono candeggina: l’azione pulente e disinfettante è garantita ad ogni risciacquo insieme alla schiuma pulente che non fa depositare lo sporco e il calcare, ottimo! Il profumo è delicato, piacevole soprattutto in alcune situazioni… ci siamo intesi no? Unica nota che mi lascia perplessa la quantità di schiuma che producono… la tentazione dei bambini un po’ monelli come il mio è di continuare a tirare l’acqua per vedere fino a che punto la schiuma si gonfia, argh!!! O_O


mercoledì 23 ottobre 2013

Dopobarba o crema viso? Un solo balsamo risolve tutto

Spesso le giornate scorrono in fretta tra mille impegni e arriva la sera che nemmeno te ne accorgi. Ma ogni tanto è utile e doveroso ritagliarsi uno spazio per se stessi, per coccolarsi e per riappropriarsi di tempi lenti e movimenti languidi. La linea di prodotti de I Coloniali che ci hanno mandato da testare è adatta a questo scopo. Con i suoi profumi e le sue texture sognanti suggerisce ricette di benessere. Per esempio, ecco la mia:

Ricetta per una domenica mattina di puro relax
- Un caffè
- La propria rivista preferita
- La musica preferita in sottofondo
- Una bella doccia con il doccia schiuma rinvigorente all’hibiscus
- Un lungo massaggio con la crema corpo alla mirra


Il doccia schiuma all’hibiscus ha un profumo piacevole dalle note tropicali; adatto sia a donne che uomini, lascia una sensazione di estrema freschezza. Capisco perché è indicato come rinvigorente: quando ti svegli la domenica mattina un tantino rintronato, infilarsi sotto la doccia con questo doccia schiuma ti dà l’impressione di essere sotto una cascata e ne esci fresco e tonico e senza più traccia del rimbambimento da risveglio. Poi si può tornare a letto e tra le note delle canzoni preferite farsi un massaggio con la crema corpo alla mirra, che ha un profumo caldo e avvolgente ed è arricchita con microgranuli che permettono un massaggio prolungato e profondo e un leggero effetto scrub.


Ma anche mio marito ha la sua ricetta per runner
- Una bella corsa di qualche oretta
- Il latte corpo a idratazione prolungata alla ninfea bianca
- Balsamo viso e dopobarba 3 in 1 al mango


Mio marito corre e corre a lungo. Non è come me che dopo mezz’ora stramazzo al suolo. E dopo la lunga corsa è un tantino disidratato. Dopo una bella doccia rinvigorente (mi frega il doccia schiuma all’hibiscus), può farsi la barba con il balsamo al mango dei Coloniali. Ha un triplo uso: prima della rasatura per facilitare lo scorrimento del rasoio, dopo la rasatura come dopobarba e tutti i giorni come crema viso. Il profumo maschile è sensuale, la sensazione sulla pelle piacevole e il risultato efficace. Piace a lui e piace a me sentirgli quel profumo addosso. Poi, anche se non lo dicono, anche gli uomini si mettono le creme, soprattutto se dopo la corsa la pelle diventa secca e bianca. Il latte corpo alla ninfea bianca (che secondo me ha una fragranza femminile, ma invece piace molto a mio marito) si assorbe in fretta e la confezione a tubetto lo rende pratico e veloce da usare.


Infine, l’ultima ricetta: ricetta per mani felici
- Crema vellutante mani alla crusca di riso


Questa ricetta ha un ingrediente solo ed è stato una piacevole scoperta. La crema vellutante mani alla crusca di riso de I Coloniali è densa e profumata e appena la si mette dà un effetto profondamente piacevole. Via subito quella sensazione di mani secche e ruvide di pelle stanca. Le mani diventano lisce, morbide, vellutate, sembrano più giovani e più luminose. Ho preso l’abitudine di applicare la crema tutte le sere a letto, prima di dormire, per entrare con una coccola nel mondo dei sogni ed infatti è così che I Coloniali ha chiamato questa linea: “Le vie del sogno”.

La crema corpo massaggio profondo merita il massimo dei voti

Dopo tanti prodotti per la pulizia della casa... finalmente qualcosa di profumato anche per noi tester: un gran finale per coccolarci un po'! Dopo aver testato doccia dopo doccia i prodotti scelti per noi, questo il mio verdetto finale.

CREMA CORPO MASSAGGIO PROFONDO "MIRRA" voto 9: il profumo è delicato e gradevole e i microgranuli hanno un piacevole e utile effetto scrub, che lascia la pelle levigata. La texture è fresca e leggera, ma con un buon effetto idratante che permane a lungo. Se applicata dal marito con massaggio incluso, si merita perfino un 9+!

DOCCIA THAILANDESE RINVIGORENTE ALL'HIBISCUS voto 7/8: la profumazione è molto intensa e dall'impronta maschile: personalmente io la apprezzo e trovo che dia una sferzata di energia, ma potrebbe non piacere a chi predilige docciaschiuma con profumi più dolci oppure neutri. La consistenza è molto morbida e l'effetto schiuma dura a lungo anche con poche quantità di prodotto.

CREMA VELLUTANTE MANI CON OLIO DI CRUSCA DI RISO voto 7: non faccio spesso uso di crema per le mani, dal momento che non le ho molto secche, ma con l'arrivo della stagione fredda mi capita di averne bisogno. L'importante per me è che si assorba al più presto, perché odio l'effetto appiccicaticcio sulle dita. La crema de I Coloniali ci ha messo un po' a essere assorbita dalla mia pelle, ma non troppo e lasciando poi le mani levigate, perciò si merita sicuramente la sufficienza. L'idratazione è efficace e  il profumo è piacevole.


LATTE CORPO IDRATAZIONE PROLUNGATA ALLA NINFEA voto 6-: sono rimasta un po' delusa da questa crema. La consistenza molto corposa (e quindi un po' difficile da stendere per il mio tipo di pelle) mi dava l'idea di un prodotto dall'alto potere idratante: l'ho provata su gambe e piedi un po' secchi dopo la doccia, ma l'effetto idratazione è durato molto meno del previsto e ho dovuto riapplicarla più volte a brevi intervalli di tempo. Strano, vista la denominazione "idratazione prolungata": probabilmente, non si tratta della crema adatta alla mia pelle. La profumazione è molto delicata e quindi adatta a chi preferisce prodotti con un profumo più neutro.

BALSAMO VISO E DOPOBARBA CON OLIO DI MANGO Non Pervenuto. Ho un marito con la barba e un papà con la barba... quindi niente test da parte degli uomini di famiglia. Una nota sul profumo: speravo si sentisse di più il mango, invece prevale la classica profumazione "pour homme". Attenzione anche a chi, come mio marito, ha una pelle che reagisce male ai prodotti con alcool: il balsamo ne contiene, come la maggior parte dei dopobarba presenti in commercio.

PS: un'avvertenza per chi è attento agli INCI dei prodotti: le creme de I Coloniali contengono i famigerati "parabeni" (la posizione dell'azienda è già stata riportata alla fine del post di Simona). Io di solito prediligo prodotti che non li contengano, ma il marchio da parte sua è onesto perché non promuove i prodotti spacciandoli per "naturali", bensì concentrandosi su altri punti di forza e sull'estetica della confezione. Una riflessione però riguardo al prezzo: i Coloniali si collocano su una fascia di prezzo media ed è un peccato che a questo non corrisponda una maggiore attenzione alla qualità dei componenti, quando adesso anche note marche di cosmetici economici da grande distribuzione offrono linee di prodotti senza parabeni.


martedì 22 ottobre 2013

Buonissimo il profumo di mirra! Parola di Simona

Eccoci arrivati all’ultima prova da tester, firmata I Coloniali. L’azienda ci ha omaggiato di cinque prodotti, appartenenti ognuno ad uno diverso percorso sensoriale.



Il primo prodotto provato è stato quello che più di tutti sentivo l’esigenza di testare, ovvero la Crema Massaggio Profondo Mirra, che fa parte del percorso la Via delle farfalle, dal potere rigenerante e rilassante. Sì, perché alla fine dell’estate e delle giornate passate al sole, mi trovo il solito ricordo delle vacanze stampato sulle gambe: la pelle che si squama e perde l’abbronzatura. Sorvolando - ma anche no - il lato estetico, la cosa molto fastidiosa è il conseguente prurito e la pelle dall’aspetto secco e disidratato.
La crema ha una consistenza molto ricca, ma non untuosa ricca di microgranuli esfolianti che, massaggiati sul corpo, levigano la pelle e rilasciano il loro potere nutriente profondo. La pelle è morbidissima ed avvolta in un profumo intenso, persistente e davvero gradevole. E’ un vero e proprio rituale rilassante. Nessuna fretta, la crema ha bisogno di un bel massaggio per essere ben assorbita dalla pelle, intanto il nostro olfatto sarà ripagato dal profumo di mirra. Posso affermare che la pelle è davvero idratata in profondità e con poche applicazioni, svanisce l’effetto squamato della pelle – tra l’altro salvaguardando l’abbronzatura.


I profumi esotici de I Coloniali convincono Irene

Abbiamo iniziato la nostra avventura da tester con l’arrivo di un set di candele profumate ed ora eccoci qui, a scrivere la nostra penultima recensione, ancora una volta immersi nel profumo. In questi giorni ho avuto la possibilità di provare ben 5 prodotti del famoso marchio “I Coloniali”. Mi è piaciuta molto l’idea di suddividere la linea di prodotti in cinque “Vie” (Le Vie del Sogno) e cinque relativi “Percorsi”.


Ve li presento uno ad uno condividendo cosa mi è piaciuto di più e cosa meno.
Il primo prodotto che ho testato è stata la “Doccia Thailandese Rinvigorente all’hibiscus” che fa parte della Via dei Venti – Percorso Tonificante. E’ un doccia schiuma dalla profumazione che ricorda l’oriente e le sue spezie. Devo dire che non è la tipologia di profumo che prediligo ma sono sicura che dagli amanti di questo genere invece sarà apprezzatissimo, perché è un mix di fragranze davvero intenso accompagnato da una punta di mentolo che gli conferisce un tocco di freschezza che resta sulla pelle. La consistenza è molto cremosa e piacevole.

Il secondo prodotto testato è la “Crema Vellutante Mani alla Crusca di Riso” e fa parte della Via dei Petali – Percorso Nutriente. Questa crema ha invece una profumazione delicatissima, molto vicina al tipo di profumazioni che amo. Mi piace il fatto che sia stata arricchita da olio di crusca di riso, utile per le sue proprietà nutrienti e lenitive. La consistenza è molto setosa e la sensazione immediata che dà è davvero vellutante. Una crema utile soprattutto coi primi freddi e d’inverno perché crea una sorta di “velo protettivo”.


Ed eccoci al terzo prodotto, il “Latte Corpo Idratazione Prolungata alla Ninfea Bianca”, fa parte della Via della Rugiada – Percorso Idratante. Anche questo latte ha una profumazione che ricorda molto l’oriente, rimanda a luoghi lontani. Mi piace perché trovo molto pratico dopo la doccia utilizzare per l’idratazione della pelle un prodotto in forma di crema, soprattutto quando è della giusta consistenza, come questo, non troppo denso ma nemmeno liquido. Il formato in “tubetto” per me è l’ideale. Un’altra cosa positiva è la presenza di olio di semi di Vitis Vinifera, che protegge la pelle dall’invecchiamento ed ha anche proprietà rassodanti e stimolanti per la microcircolazione capillare; l’estratto di Ninfea Bianca è utile per le sue proprietà emollienti.

Il quarto prodotto che abbiamo fatto “assaggiare” alla nostra pelle è stata la “Crema Corpo Massaggio Profondo alla Mirra”, che fa parte della Via delle Farfalle – Percorso Rigenerante. Anche questa crema ha una profumazione molto molto delicata e piacevole. Mi è piaciuta molto l’idea dei microgranuli contenuti all’interno perché permettono al prodotto di avere anche una utilissima funzione levigante (come un leggero scrub) che aiuta ad eliminare le cellule morte e lisciare la pelle. Il fatto che richieda un massaggio un po’ più prolungato per permettere ai granuli di sciogliersi completamente, potrebbe essere “poco pratico” per qualcuno, ma richiede davvero pochi minuti. Invece mi sarebbe piaciuto trovare al suo interno qualche principio attivo in più, magari qualcosa di specifico per idratare e rassodare.


Il quinto prodotto è stato testato da un componente maschile della famiglia, papà Francesco. E’ il “Balsamo Viso  e Dopobarba 3-in-1 al Mango”, fa parte della Via delle Cascate – Percorso Energizzante per l’Uomo. 
Ha una profumazione che definirei abbastanza “classica” rispetto ai dopobarba più comuni, ma allo stesso tempo è differente, molto maschile, non troppo forte e con una punta “frizzante” data da un mix che sembra di limone e mentolo. Mi piace molto ed è piaciuta anche al “tester ufficiale”. Dice che lascia la pelle morbida e con una bella sensazione di freschezza. Ed io aggiungo che l’olio di semi di Mango e il Bisabololo (dalle proprietà lenitive) sono due ingredienti ottimi per i dopobarba. Approvato!

Quello che più mi ha colpito di questi prodotti è quella sensazione di terre lontane e profumi esotici che davvero colpiscono i sensi e rimandano a luoghi da sogno in un viaggio che, chi ha ideato questa linea dei Coloniali, ha ben descritto con la parola “viaggi sensoriali”.

Anche il packaging è molto curato. Se dovessi “esprimere un desiderio”, mi piacerebbe che questo famoso marchio puntasse sull’arricchimento dei suoi prodotti con una percentuale maggiore di principi attivi naturali per renderli ancora più preziosi ed efficaci.

lunedì 21 ottobre 2013

Un docciaschiuma dal profumo che dura a lungo: promosso!

Doccia Rinvigorente Thailandese.


La confezione di questo bagnoschiuma attira subito la mia attenzione: bella e elegante, con il suo colore metallizzato, sicuramente avrà una seconda vita tutta da scoprire! Ma parliamo del contenuto per ora!
Il profumo che si sprigiona durante la doccia è deciso, mi piace! Quando lo uso tutto il bagno si riempie di questo aroma fresco, è una cosa incredibile. Si percepisce sulla pelle una intensa sensazione di freschezza che risveglia il corpo; dopo lo sforzo in palestra è l’ideale, in più la fragranza è persistente, la si apprezza ancora molto dopo averla adoperata e questo per me è davvero una novità, visto che quasi sempre creme e profumi sulla mia pelle sembrano non lasciare tracce resistenti.


Balsamo viso dopobarba, Crema Corpo alla Mirra, Crema Mani Vellutante


Mio marito è decisamente un abitudinario, quando si affeziona ad un prodotto non lo lascia più: è un impresa convincerlo a tentare nuove strade; quale occasione migliore per sfidarlo? Dopo qualche giorno di prova sul campo ho raccolto le sue impressioni. Luca ha la pelle molto sensibile che si arrossa facilmente: dopo la rasatura è fondamentale idratare la pelle. L’olio di mango dona al balsamo dei coloniali una texture morbida, dal profumo delicato: perfetta per chi non ama profumazioni forti; si assorbe rapidamente senza lasciare la pelle appiccicosa o unta. Dopo l’applicazione la pelle risulta liscia e vellutata, a prova di bacio! Le successive rasature risultano più facili, il rasoio scorre veloce evitando taglietti e irritazioni.
Il marito afferma senza dubbio prova superata, da oggi è il suo dopobarba preferito.

La texture della Crema Corpo alla Mirra mi ha positivamente sorpreso: è davvero ricca e vellutata, la profumazione intensa e persistente, perfetta per essere massaggiata dopo un bagno e sentirsi come la regina di una favoloso regno d’oriente. I microgranuli si sciolgono per un delicato effetto peeling che lascia la pelle liscia e soffice, ma allo stesso tempo nutrita in profondità. In più ammetto di amare il formato in barattolo, forse è meno comodo da portare in giro ma si riesce ad usare tutta la crema senza sprechi.

Sono una vera fan delle creme mani, lo sapevate? Ho sempre le mani secche, anche d’estate, perciò la crema mani è una amica fidata che non dimentico mai: prima di andare a dormire, prima di uscire di casa, dopo essermi lavata le mani... Non posso farne a meno! Ne ho provate tante e devo dire questa crema dei coloniali mi piace tantissimo! La texture è soffice, estremamente piacevole; si assorbe rapidamente e questo per una crema mani è una prerogativa essenziale, indispensabile. La crema dei coloniali in più lenisce irritazioni e pruriti, ed evita le odiose screpolature del freddo milanese! Cosa chiedere di meglio?


Latte Corpo Ninfea 


La uso dopo la palestra, il formato in tubetto è molto pratico da trasportare nella borsa; la crema ha una texture fluida che scorre sulla pelle umida idratandola a fondo, si assorbe rapidamente in modo da permettere di rivestirsi in fretta, è perfetta. La profumazione alla ninfea bianca è delicata.

Una crema corpo che non appiccica? Il latte alla ninfea bianca!

Chi più, chi meno, siamo sempre di corsa; lo stress è un fattore con cui conviviamo tutti: dalla mattina alla sera mille impegni ci coinvolgono e ci costringono a ritmi frenetici. Quante volte vorremmo fermarci per recuperare i nostri tempi, fare una pausa per rigenerarci anima, spirito e corpo per poi riprendere con rinnovata energia?

Non sempre purtroppo si può salire sul primo aereo che decolla, dimenticare affanni e ansie… tuttavia possiamo ritagliarci qualche minuto tutto per noi, dedicarci attimi di serenità e di benessere con l’aiuto di prodotti cosmetici che, già nel nome, evocano Paesi lontani e tecniche di rilassamento millenarie.

La linea de I Coloniali è declinata in diverse fragranze, ciascuna collegata a suggestioni sensoriali che richiamano rituali antichi e aiutano a “staccare” con la fantasia. E l’idea di “viaggio”, immaginato e sognato, è il filo rosso che collega i diversi prodotti e le diverse profumazioni, ciascuna dedicata a far emergere emozioni e sensazioni olfattive. Non per nulla il “claim”, lo slogan che accompagna la collezione di prodotti è “Le vie del Sogno – Discover the Dream Route”.



Ho sempre pensato che “viaggiare” non è solo spostarsi da un luogo ad un altro, salire e scendere da treni, auto, aerei ma è qualcosa di più profondo, che parte dall’anima e fa emergere la nostra curiosità. Poter provare, grazie a CasaFacile, un set di prodotti che hanno “il viaggio dentro”, è stata una sorpresa incredibile: come forse sapete, il mio blog ha una fortissima componente “travel” e poter viaggiare anche mentre sono a casa, semplicemente stendendo una crema con il profumo di fiori rari, provando la morbidezza della schiuma di un bagno doccia che trasmette con i suoi aromi il vigore delle cascate o apprezzando il massaggio morbido di una crema che accarezza le mani e le rende setose è davvero il massimo!

Anche il packaging di alcuni prodotti, come le bottiglie di alluminio per il bagno doccia o le scatole di cartone che contengono i vasetti di crema, richiamano visivamente i contenitori robusti ed essenziali che i viaggiatori nell’800 portavano con sé quando andavano alla scoperta di terre inesplorate o si imbarcavano sui piroscafi alla volta delle Americhe.

L’idea di “viaggio” ritorna anche nelle diverse collezioni di prodotti: Via della Rugiada, un percorso idratante a base di ninfea bianca e bambù, leggero e avvolgente; Via dei Petali, un percorso nutriente che utilizza la crusca di riso ed il burro di karitè per coccolare le pelli più secche; Via delle Farfalle, un percorso rigenerante che ha la fragranza della mirra; Via dei Venti, un percorso tonificante dove l’hibiscus viene utilizzato per rigenerare; La Via delle Cascate, il percorso specifico dedicato alla routine giornaliera ed alle esigenze di cura degli uomini, che trasforma il momento della rasatura in un piacevole rituale.

Ho colto l’occasione (anzi, abbiamo, perché anche questa volta anche Francesco ha dato il suo bravo contributo) per provare i prodotti dei Coloniali che mi sono stati inviati durante un recente fine settimana in Toscana, mentre eravamo ospiti di un magnifico resort non distante da Volterra e da S. Gimignano, immerso tra gli olivi e con delle bellissime piscine.

Dei 5 prodotti inviati (anzi 4, perché uno è dedicato ai maschietti!) il mio preferito è sicuramente il “Latte corpo idratazione prolungata alla Ninfea Bianca”: per me che odio cordialmente le creme che appiccicano o ungono, si è rivelato perfetto. Il profumo è gradevole e persistente, si stende rapidamente e dopo pochi secondi la pelle è già asciutta e idratata, con una piacevole sensazione di freschezza che permane a lungo. La confezione in tubo, poi, è molto pratica da infilare in valigia o nello zaino (e il tappo chiude bene, senza rischi di pericolose fuoriuscite di prodotto). Io l’ho usato anche come doposole, dopo un intero pomeriggio passato a nuotare in piscina.