giovedì 14 novembre 2013

Instax, una fotocamera seria... da fumetto!

Se questo non fosse un post serio, mi verrebbe la voglia di parlare – squenk! -come un personaggio dei cartoons, perché questa piccola delizia colorata, tonda come una caramella, con il “nasone” (l’obiettivo) che fuoriesce pigiando un pulsante e che scatta foto (anzi, fotine, visto che hanno il formato “credit card”) divertenti e immediate, sembra uscita dalle pagine di un fumetto! Anche il colore tenero (io ho la Instax azzurro confetto) contribuisce a darle un aspetto giocoso! Ci manca solo che sulle piccole foto compaiano le nuvolette e l’illusione è completa! Tuttavia mai farsi fuorviare dalle prime impressioni perché, anche se sembra un giocattolo, non lo è per nulla.



Appena è arrivata a casa la prima cosa che ho fatto (e che sicuramente avreste fatto anche voi!) è stato di maneggiarla, aprire lo sportellino porta pellicole, soppesarla: abituata con le digitali, estremamente compatte e slim, la Instax, seppur leggera, è invece piuttosto “sostanziosa” e non comodissima da portare in giro. Per fortuna ha un comodo laccetto in nuance che permette di agganciarla al polso, come un bijoux tecnologico!

Come in ogni storia, manga o fumetto che si rispetti, c’è sempre un momento in cui si sviluppa un piccolo dramma… Ora esagero come mio solito, ma vi prego di immaginare la scena… la Instax è appena arrivata, voglio subito provarla, quindi: apro la scatola, prelevo la Instax, leggo accuratamente le istruzioni, apro il pacchetto di pellicole, lo inserisco correttamente nella pancia azzurra della Instax - che sembra gradire! - verifico la luminosità (c’è un sensore di rilevazione molto utile per impostare l’apertura del diaframma in automatico), inquadro il mio primo soggetto (il mio mega pom pom multicolore), scatto e… dalla fessura in alto con un leggero shhhh scivola fuori la prima pellicola. Nera. La guardo. La riguardo. La giro da tutti lati. Sempre nera resta. Provo a vedere se devo togliere ancora qualche cosa ma non c’è nulla da levare… ecco, ho lo sguardo perso nel vuoto mentre penso che o la Instax o le pellicole non funzionano…Per fortuna arriva il “tecnico” di casa che, dopo un’occhiata veloce mi guarda stranito: “ma non ti sei accorta che questo è il coperchio di sicurezza del pacchetto di pellicole che viene espulso al primo scatto?”
Agh! La solita imbranata a zero tecnologia! Provo a scattare un’altra foto e questa volta dalla feritoia esce la pellicola bianca dove pian piano si delineano i bordi, le forme, i colori del mio pom pom e… ho fatto la prima vera foto con la Instax!

Inizio a scattare foto immaginandone gli usi e le eventuali potenzialità, la porto con me durante i fine settimana, diventa inseparabile apparecchio di ripresa rapida e strumento per creare condivisione: le foto estemporanee scattate con la Instax sono gadget graditissimi soprattutto dai ragazzini, che restano a guardare sbalorditi mentre le foto compaiono (corsi e ricorsi storici… alla loro età io restavo stupefatta a guardare le prime polaroid…!).

Le mini foto Instax si prestano a tanti usi che vanno ben oltre la semplice ripresa fotografica: per la loro dimensione, la qualità della pellicola, l’imprecisione delle riprese che diventa arte (non è semplicissimo centrare il soggetto e ogni scatto è sempre una piccola incognita: ogni foto è unica e irripetibile e quello che con altre macchine fotografiche potrebbe essere un problema, con la Instax diventa pregio) è ideale per dar libero sfogo alla creatività.

Come “compito” a casa da tester Instax, ho scattato una dozzina di foto a dei fiori colorati ed ho provato a “giocarci” con diversi utilizzi. Il risultato?

Un quadro con 8-10 mini instax assemblate su una tela da pittore: lasciate così, semplici, o corredate di scritte (il bordo inferiore delle Instax è fatto apposta per scrivere). Una sorta di memo-board: 4 foto Instax e sotto 4 mollette da bucato ricoperte da washi tape + 4 cartigli con scritto ricordare, comprare, fare. La cornice di uno specchio vivacizzata da scatti Instax attaccati con nastro biadesivo.


E poi un quaderno di scrap-booking, tra cartoncini colorati, veline e pizzi di carta; una cascata di Instax sulla tenda bianca della camera; un simpatico espositore tridimensionale a forma di casetta, una decorazione sull'anta dell'armadio con foto, washi-tape e le farfalle colorate spedite dalla mia amica Gabri. Infine una Instax applicata su un cartoncino colorato si trasforma in un delizioso bigliettino di auguri!


5 commenti:

  1. Ma che carino l'alberello con gli washi tape!!

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  2. Aaaahw, sospiro di invidia! Amavo alla follia la mia polaroid, sparita durante il trasloco. La instax mi fa tanta gola... adoro le tue installazioni, le casette poi sono deliziose!

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  3. uh!!!
    come la stra-vorrei......
    .. sognandola ad occhi aperti!

    Giuliana

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  4. Che brava! Le foto le puoi anche elaborare mentre si sviluppano graffiandole oppure dopo completandole con pennarelli indelebili...

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    1. Cavoletti hai ragione,non ci avevo pensato... caricature diaboliche per tutti!

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